Seminare inclusione

Il percorso UNI/PdR 125 di Palazzo di Varignana

Febbraio ha segnato l’avvio del percorso con la costituzione del Comitato Pari Opportunità, il luogo di confronto interno che ha guidato la prima fase di analisi, coinvolgimento e definizione delle priorità.
Palazzo di Varignana ha completato il percorso di certificazione secondo la UNI/PdR 125:2022, la prassi italiana che definisce i requisiti per un sistema di gestione della parità di genere nelle organizzazioni.  Si tratta di uno strumento operativo che trasforma i principi di equità e inclusione in pratiche misurabili — basate su indicatori (KPI) — e in un piano di azione strutturato, pensato per accompagnare il cambiamento culturale nelle imprese.

La PdR 125 valuta la maturità organizzativa su sei aree strategiche: cultura e strategia, governance, processi HR, opportunità di crescita e inclusione delle donne, equità retributiva, tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro. Questo approccio consente di misurare progressi concreti e di impostare azioni che producono risultati nel tempo, non semplici buone intenzioni.

Per noi di Palazzo di Varignana, la parità non è un bollino da apporre, ma un cammino che richiede chiarezza di intenti, strumenti e pazienza. Come ci ha ricordato chi ci ha valutato durante l’audit, «certificazioni come la PDR125 UNI non sono punti di arrivo bensì veri e propri percorsi che delineano cammini ambiziosi e che richiedono costanza». Questa frase è diventata per noi una guida: ambizione — perché le organizzazioni partono da background diversi e occorre creare sensibilità ed empatia — e costanza e pazienza, perché i risultati si raccolgono solo a chi semina con continuità.

Palazzo di Varignana partiva già da solide basi: una presenza numerosa di collaboratrici e manager donna e pratiche consolidate di attenzione al genere. Abbiamo però scelto di formalizzare e rafforzare questo impegno con strumenti concreti: la stesura di un Manifesto del Linguaggio Inclusivo, perché le parole non sono semplici etichette ma modelli che orientano il pensiero e i comportamenti — definire uno stile comunicativo inclusivo significa costruire pratiche quotidiane che rendono l’ambiente di lavoro più accogliente e favoriscono il cambiamento culturale nel tempo; politiche di welfare mirate per le neo-mamme e percorsi di supporto al rientro lavoro-casa, pensati per accompagnare con concretezza la transizione famiglia-lavoro; e l’adozione della Policy D&I, la cornice strategica cui si collegano tutte le altre misure e che definisce il nostro piano complessivo di inclusività e parità di genere. Per il 2026 è prevista un’ulteriore misura di conciliazione: l’estensione del congedo di paternità con tre giorni aggiuntivi, oltre alle misure già attive, perché la cura è responsabilità condivisa.

Ottenere la UNI/PdR 125 non è la fine del cammino, ma l’inizio di una responsabilità quotidiana: monitoriamo indicatori, comunichiamo i risultati, aggiorniamo pratiche e ascoltiamo le persone. Vogliamo che l’inclusione diventi una routine quotidiana e che il lavoro ben fatto di oggi apra le strade per migliorare ancora domani.

Palazzo di Varignana

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